domenica 24 marzo 2013

La Pizza di Scarola e...buona Pasqua!


Quando un blog rimane fermo tanti mesi ci si chiede se valga la pena di continuare......però mi dispiaceva troppo finire tutto questo pezzo della mia vita.
Sono successe tante cose che mi hanno allontanata e distolta dai miei interessi, ma....almeno per Pasqua ho deciso di aggiungere una ricetta, poi si vedrà...
E' una ricetta del Sud, semplice, come semplice è la foto, ma molto gustosa, tant'è che non son riuscita a fotografarne una fetta tagliata, tanto è stata divorata in fretta!
La dedico a chi mi legge con tanti auguri di Buona Pasqua!

PIZZA DI SCAROLA
occorrono:
due o tre scarole, meglio se ricce
due spicchi d'aglio
un etto di olive taggiasche o di Gaeta snocciolate
5 o 6 acciughe
una manciata di pinoli
 una manciata di uva passa, fatta rinvenire in acqua tiepida
qualche cucchiaio di capperi
Due dischi di pasta brisèe, se non si ha il tempo di prepararla, si può usare quella pronta...se no la si prepara impastando 200 gr di farina, 100 di burro a pezzetti e un pizzico di sale, fino a farne un composto bricioloso....si aggiungono 70 ml d'acqua ghiacciata e si impasta bene, meglio se su tavolo di marmo.
La pasta deve riposare una mezz'ora in frigo, avvolta in una pellicola, prima di essere usata
PREPARAZIONE
Scottare in acqua bollente le scarole e tagliarle a tocchetti.
In una pentola wok scaldare dell'olio EVO con l'aglio che va tolto quando imbiondisce, mettere le scarole e farle stufare con il coperchio finchè non si scuriscono.
Aggiungere le olive, le acciughe a tocchetti, i pinoli, i capperi e l'uva passa e fare consumare ancora un pò senza coperchio (se è il caso aggiungere un pò d'acqua)
Foderare uno stampo unto e infarinato con un disco di pasta brisée, stendervi il composto e ricoprire con un altro disco di pasta, pizzicando i bordi.
Cuocere a 180° finché la torta non é dorata, ci vorranno circa 30 minuti.
Buon appetito e auguri!

lunedì 24 dicembre 2012

Pandispezie di Kamut e... Buon Natale!


Eh sì, questo blog è stato molto trascurato negli ultimi tempi, ma a Natale una ricetta non poteva mancare....eccola:
Ingredienti:
200 gr di farina di Kamut
200 gr di miele (ho usati il miele di Limone Rigoni di Asiago )
2 uova
una bustina di lievito vanigliato
la scorza grattugiata di un'arancia
100 ml di latte
80 gr di burro morbido
un cucchiaini di acqua di fiori d'arancio
un cucchiaio di mix di spezie (cannella, chiodi di garofano in polvere, anice,noce moscata, zenzero)

Sciogliere il miele nel latte tiepido, sbattere leggermente le uova.
Mettere in una terrina gli ingredienti secchi, aggiungere il latte con il miele, le uova, l'acqua di fiori d'arancio e la scorza.
Versare il composto in uno stampo imburrato e infarinato e cuocere a 180° gradi per circa 45 minuti (prova stecchino!)
Facendovi tanti auguri, vi ripropongo qualche nostra ricettina natalizia...

Il Tronchetto Natalizio



I Dolcetti di Vera


i Biscotti speziati al caffè


Tanti Auguri!!!!

lunedì 5 novembre 2012

Gnocchi di Zucca e Kamut


Questa è una ricetta che arriva da Roccabruna, vicino a Dronero (CN) e quindi penso sia una specialità della Val Maira. Io ho usato la farina di Kamut, perché qualcuno della mia famiglia è intollerante al frumento ed il risultato è stato comunque ottimo.
Ingredienti
500 gr di zucca, cotta al forno e schiacciata  con la forchetta (se presenta molti filamenti si può anche passare allo schiacciapatate o frullare)
250 gr di farina di Kamut
un uovo intero leggermente sbattuto
3, 4 cucchiai di parmigiano
sale, pepe, un pizzico di noce moscata
Burro e salvia fresca per condire.
Mescolare benissimo i vari ingredienti in una terrina e raccogliere il composto a cucchiaiate che butterete in una pentola con abbondante acqua bollente salata.
Man mano che gli gnocchi (un pò irregolari) verranno a galla scolarli con la schiumarola, disporli in una zuppiera e condirli con burro e salvia.


Anche questa ricetta fa parte di una serie che potrei definire "Settimana della Zucca" in quanto creata con la una delle zucche del nostro raccolto!


sabato 3 novembre 2012

Plaisentif il" formaggio delle viole"






immagine dal web

Questo formaggio è il primo prodotto da me inserito nel database di Gente del Fud, una community nata da un'iniziativa del Pastificio Garofalo, in cui i Food Blogger possono segnalare le eccellenze del territorio italiano e restituire all notorietà che meritano prodotti altrimenti dimenticati..
Del Plaisentif se ne era persa la tradizione, da qualche anno ripresa ed applicata grazie all'Associazione Culturale Poggio Oddone alla Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e al Comune di Perosa Argrntina che è proprietario del marchio.
Viene caseificato nei prima trenta giorni dopo la salita all'alpeggio, periodo della fioritura delle viole, da cui la viola stilizzata sul marchio che viene posto a partire dalla terza domenica di settembre , quando viene messo in vendita in occasione della fiera di "Poggio Oddone, terra di confine" che si tiene a Perosa Argentina.
Dai sentori intensi e persistenti, la pasta presenta un colore giallo paglierino, struttura dura e un'evidente occhiatura , dalle note piccanti e dal profumo di nocciole.
Il Plaisentif ha una produzione molto limitata, una decina di alpeggi che sono collocati in Val Chisone, lungo il "Sentiero Balcone degli Alpeggi", ora conosciuto come Sentiero del Plaisentif, una passeggiata consigliabile anche a chi non è abituato a camminare in montagna.

I PRODUTTORI:

Selleries: Agù Chiaffredo
Pian dell'Alpe: Canton Ettore
Pian dell'Alpe: Challier Ivano
Assietta: Aglì Stefano
Gran Puy: Perotti Giovanni
Chezal: Tribolo Massimo
Laval: Perotti Franco
Troncea: Giletta Massimo
Meis: Raso Gianluca
Predamont: Aglì Tiziano

Per saperne di più ecco un video che spiega in dettaglio tutto ciò che c'è da sapere sul Plaisentif:



giovedì 1 novembre 2012

Budino di Zucca e Ricotta


Questo post dovrebbe intitolarsi "sua Maestà la Zucca"!
Ecco il nostro raccolto di quest'anno:


Non molte, ma di tutto rispetto per dimensioni e per sapore, tanto da meritare un ritratto prima di essere sacrificate.....


Ecco la nostra Signora Zucca dalla quale abbiamo ottenuto circa 2 kg di polpa dopo averla cotta al forno..... ed ecco una ricetta che volevo provare da tempo un budino veramente delizioso.
Ingredienti
500 gr di zucca
250 gr di ricotta fresca
200 gr di zucchero
2 grosse uova intere
mezzo cucchiaino di vaniglia Bourbon
un cucchiaino di acqua di fiori d'arancio (o la scorza grattugiata di un limone)
zucchero di canna integrale q.b.


Cuocere la Zucca tagliata a pezzi nel forno a 250°finchè diventa tenera, dopodichè sarà facile sbucciarla e schiacciarne bene la polpa con una forchetta; io ne ho usato 500 gr (il rimanente l'ho surgelato)
Aggiungere alla polpa la ricotta, le uova leggermente sbattute, lo zucchero e gli aromi. Mescolare bene. Cuocere in uno stampo di silicone in forno a 180° per circa 40'.
Quando il dolce è tiepido sformarlo e guarnire con lo zucchero.
Consumare freddo......


domenica 21 ottobre 2012

Frolla di Farro con Patate dolci, Miele e Nocciole



Ieri, sabato, ho visto al mercato delle patate americane, dette anche patate dolci....ricordo che da bambina ogni tanto la mamma me ne comprava una che mettevo verticale in un vaso d'acqua e aspettavo che germogliasse.
Diventava una specie di pianta ornamentale con lunghi tralci verdi...più tardi ho provato a mangiarne qualcuna bollita, ma non mi dicevano molto.
Questa volta invece ho cercato qua e là, fatto qualche modifica...ed ecco questa ricetta, veramente deliziosa!
INGREDIENTI
Per la frolla:
200 gr di farina di farro bianca
100 gr di zucchero
100 gr di burro (o margarina)
un uovo
un pizzico di sale.
Per il ripieno:
500 gr di patate dolci
un cucchiaino di cannella
un cucchiaino di noce moscata
la buccia grattugiata di mezzo limone
un bicchierino di liquore
5 cucchiai di yogurt
100 gr di zucchero.
Per ricoprire:
un pugno di nocciole tostate sminuzzate
due cucchiai di miele di castagno Rigoni di Asiago


Impastare gli ingredienti per la frolla e farla riposare.
Lessare le patate (meglio se in pentola a pressione) sbucciarle e passarle al passapatate.
Unire gli altri ingredienti per il ripieno, mescolando bene e riempire la frolla che avrete steso in uno stampo per crostate (per me Guardini )
Cuocere una mezz'ora a 180° e far raffreddare.


Stendere il miele con un pennello di silicone per dolci sulla torta e cospargere con le nocciole....


sabato 13 ottobre 2012

I Persi pièn........le pesche ripiene!


Iniziano le prime giornate autunnali, ci si sveglia talvolta con una pioggerella fastidiosa, il buio e l'umidità ti penetrano nelle ossa...
Giovedì era una giornata di questo tipo e la mia amica Elsa mi scrive:
"Per esorcizzare il maltempo ho cucinato le mie pesche ripiene...."
Mamma mia, le pesche di Elsa...due volte le ho assaggiate ed erano indimenticabili....come quelle che cucinavano le donne della mia famiglia e che non ho mai osato fare....
così ho chiesto ad Elsa la ricetta e devo dire che sono venute buone come le sue.
Riporto la ricetta, anche se è un dessert comunissimo, tipicamente piemontese e che sicuramente avrà un sacco di versioni qui nella blogosfera, ma per me è una ricetta del cuore....grazie Elsa!
Ingredienti
(le dosi sono per 6 pesche, io ne avevo otto, quindi ho aumentato le dosi)
80 gr di amaretti (100 per me)
50-60 gr di cacao amaro (ho lasciato la dose invariata)
un tuorlo d'uovo
50-60 gr di zucchero (70)
Svuotare parecchio le pesche tagliate a metà (lasciare la buccia!) e frullarne la polpa, si può anche schiacciare, a seconda di quanto sono mature.
Montare il tuorlo con lo zucchero, aggiungere il cacao, gli amaretti sbriciolati finemente, aggiungere la polpa e riempire abbondantemente le pesche.
Cospargere ogni pesca di zucchero e pangrattato (io non l'ho messo perché mio figlio non tollera il frumento) ed aggiungere un fiocchetto di burro.
Cuocere su una teglia coperta da un foglio di carta forno bagnata e non troppo strizzata in forno a 180° per 40 minuti (nel mio più di 50) più 5 minuti di grill.
NON vanno mangiate calde, il giorno dopo sono ancora più buone!