giovedì 28 aprile 2011

Nel nome del padre, del figlio e del bigné........Estasi culinarie

"Per un'ottima bignolina ricoperta di granella vale lo stesso criterio di ogni pasta da bigné che si rispetti.Non deve essere troppo molle, né troppo dura. Il bigné non deve essere elastico, né flaccido, né friabile o aggressivamente asciutto.Il suo successo risiede proprio nell'essere morbido, ma non fiacco,consistente, ma non secco.E' la croce dei pasticceri che lo farciscono di crema: evitare che la mollezza del ripieno contamini il bigné..."
"Come il nodo nevralgico che si annida nei recessi delle nostre fantasticherie, ispirato unicamente dal nostro io profondo, così la bignolina era l'incarnazione della mia forza di vivere ed esistere. Avrei potuto scrivere tutta la vita su di lei,e invece ho scritto tutta la vita contro di lei. Alla fine, dopo anni di erranza, la ritrovo solo sul letto di morte (....)
Il punto non é mangiare né vivere, é sapere perché. Nel nome del padre, del figlio e del bigné, amen. Muoio."
Ecco la nostra ricetta ispirata al bellissimo romanzo di Muriel Barbery:
Portare a ebollizione 230 ml d'acqua con 100 gr di burro, un pizzico di sale e uno di zucchero e versarvi tutta insieme 150 gr di farina.
Mescolare bene, finchè non si "appanna" leggermente il fondo della pentola:
togliere allora la pentola dal fuoco e lasciare raffreddare leggermente il composto .
Aggiungere allora una alla volta 4 uova, badando che ogni uovo sia ben incorporato al composto, prima di aggiungere quello seguente.
Ora riempire con la pasta una sac à poche e formare i bigné su una teglia coperta da carta da forno.
Cuocere a 200 à per circa 25 minuti e far raffreddare i bigné prima di toglierli dal forno

 Noi li abbiamo farciti con una crema pasticcera (fatta con 6 tuorli , mezzo litro di latte, qualche scorza di limone, 150 gr di zucchero e 50 gr di farina) aromatizzata all'arancio aggiungendovi la Cramosa all'Arancio di BACCO  
Dopodichè abbiamo decorato i bignè con la granella di zucchero, facendola aderire con una puntina di miele.


Con questa ricetta partecipiamo al contest  "una ricetta per FOODBOOKS"



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